di Alessandro Di Robilant, con Sergio Orzesko, Patrick Bauchau, Delia Boccard
(Italia, 1991)
"La solitudine di un tredicenne all'interno di una famiglia borghese (con velleità intellettuali): ed è in questa sua collocazione che sta la differenza rispetto ai modelli celebri di Truffaut o di Brisseau (DE BRUIT ET DE FUREUR). Dopo la fuga dal collegio, Carlino preferirà ritornarci di sua iniziativa: infilando così il collo nel nodo della cravatta del sistema. Encomiabile; ed appiattito da uno stile televisivo che spedisce il tutto nel volenteroso schematismo."